Usare l’AI per creare opere d’arte

Innovazione e Tecnologia / WIRED / 16 Gennaio 2020


L'artista Refik Anadol non lavora con pennelli o argilla. Invece, utilizza grandi raccolte di dati e algoritmi di machine learning per creare installazioni affascinanti e dinamiche. Ogni piccolo pezzo del suo lavoro si muove rappresentando un dato che compone una grande rete neurale.

“Mi ha sempre affascinato pensare a come i dati potevano essere tradotti in pigmenti; il dato di fatto è un numero, non ha una struttura, quindi con il mio lavoro ho cercato di “narrare” l’istante dei dati, di rendere un qualcosa di invisibile visibile” ha dichiarato Refik. I suoi progetti vengono chiamati “sculture di dati”. “utilizzo milioni di immagini di New York e faccio in modo che la Macchina possa acquisire tutti i dati possibili, elimino le persone dalle immagini e faccio in modo che i dati contengano solo gli elementi paesaggistici e architettonici”.

Immagini da più lati della Statua della Libertà sono in grado di dare informazioni a sufficienza per determinare l’evoluzione della costruzione della statua nel tempo grazie all’AI. “Quando una Macchina elabora i dati e crea nuove informazioni è come se creasse una realtà alternativa; gli output che derivano dall’elaborazione dei dati sono simili a sogni della Macchina”.