Si fa di nuovo incerto il percorso della banca centrale statunitense FED che fino a pochi giorni fa si vedeva favorevole ad un secondo aumento dei tassi di interesse dopo il primo attuato nel dicembre scorso. Il dato che ha fatto cambiare idea è quello relativo al mercato del lavoro che vede l'ingresso di sole 38.000 unità.

Gli analisti segnalano che era dal settembre 2010 che non venivano creati così pochi posti anche se la statistica vedrebbe nello sciopero lungo un mese dei lavoratori di Verizon una componente da valutare nel numero dei disoccupati. A far da supporto alla debolezza del mercato sarebbe anche il tasso di disoccupazione che suppur in calo al 4,7% dimostrerebbe una mancanza di partecipazione alla ricerca di lavoro.

Sono attese quindi le considerazione della presidente della FED Janet Yellen mentre gli operatori sembrano spostare il possibile aumento oltre la riunione di giugno visto l'indebolimento del dollaro a seguito della pubblicazione dei dati..