Trump non è l'unico rischio per gli EM dell'Asia
I mercati emergenti sono scesi sui timori politici degli USA, ma sui i problemi asiatici locali pesano altri rischi. Jennifer Hughes di FT prende in considerazione Indonesia, Malesia e Filippine.
I mercati dell'Asia sono stati colpiti dall'inaspettata vittoria di Trump. Gli investitori vedono solidi fondamentali in Malesia, Indonesia, Filippine e torneranno ad investire quando il trend del mercato USA sarà chiaro.
Ora i fattori imprevedibili per questi paesi sono le questioni politiche locali.
Malesia ed Indonesia sono paesi 'veterani' nel fenomeno 'vendi quello riesci'. Gli stranieri posseggono tra il 35 e il 40% del loro debito e la loro relativa liquidità li porta ad essere i primi ad essere scaricati in caso di instabilità nell'area asiatica.
Gli investitori odiano le incertezze, soprattutto nei mercati emergenti e, nel caso delle Filippine il cambio è stato colpito per l'ottavo anno consecutivo di ribasso, mentre il governo indonesiano risulta in risalita per il progetto di ridurre il deficit e di ampliare la sua politica fiscale espansiva.
In Malesia la domanda che circonda il coinvolgimento del primo ministro nell'inadempienza delle obbligazioni, è ben nota, ma questo non ha portato a segnali di rallentamento, anche se si è verificata una prima mossa che potrebbe portare ad istituire un nuovo il controllo dei capitali.
La politica dell'Asia appare relativamente stabile e Trump non è l'unico rischio politico in quei paesi.