Due importanti figure si contrappongono sul piano personale con programmi e progetti comunque visti da due angolature opposte: da un lato Mark Zuckerberg con il suo piano decennale per portare internet nel mondo e dall'altro Donald Trump che in competizione nella corsa alla Casa Bianca spende parole di revisione dei piani verso gli immigranti e delle politiche di revisione sulla sicurezza.

Katrina Pierson, portavoce di Trump nella campagna alle presidenziali, risponde alle osservazioni formulate da Mark Zuckerberg di Facebook sul tema della costruzione dei muri.

Katrina Pierson sottolinea che la politica di Mr Trump è quella di aiutare i lavoratori ed i contribuenti americani, proteggendo le loro vite e le loro proprietà. Ci sono milioni di americani che non hanno la possibilità di vivere in comunità sicure o di avere una sicurezza privata, come Mark Zuckerberg.

Trump ha parlato di fare di nuovo una grande l'America e polemizza ed attacca le imprese in Silicon Valley, aziende che rappresentano comunque un vantaggio competitivo per la crescita degli Stati Uniti. Su questo punto Katrina Pierson dice che gli amministratori delegati della Silicon Valley dovrebbero concentrarsi sull'innovazione, sulla creazione di posti di lavoro e sulle loro attività, lasciando che i politici il compito di fare politica.

Inoltre ha accusato Zuckerberg di essere un ipocrita riguardo la costruzione del muro di Trump. La politica di Trump considera la costruzione di tali confini come un arma per fermare criminali ed il contrabbando di droga in America. Ha aggiunto che il 40% dei clandestini sono negli Stati Uniti a causa del superamento del soggiorno previsto dal loro visto e Trump vuole riformare questo sistema.

Insomma uno scontro tra due sistemi opposti che lascia sempre di più indeciso l'esito delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti del prossimo autunno.