Tre motivi per cui la crisi della Corea del Nord sta peggiorando

Macroeconomia e Politica / Financial Times / 04 Settembre 2017


Gideon Rachman, principale commentatore di affari esteri del Financial Times, cerca una spiegazione a cosa pensa Kim Jong Un, il dittatore nordcoreano, mentre le minacce nucleari si intensificano rapidamente e si chiede in che modo agiranno le altre superpotenze come Cina, Russia e Stati Uniti.


Con che motivazione la Corea del Nord si sta dedicando al perfezionamento delle armi nucleari? Gideon Rachman crede che il motivo principale nell’ottica di Kim Jong Un sia cercare protezione e prevenire situazioni che hanno portato alla disfatta altri dittatori come Saddam Hussein e Mu'ammar Gheddafi. L’obbiettivo ad oggi sarebbe la creazione di un’arma in grado di minacciare direttamente gli Stati Uniti per poter acquisire un forte potere decisionale.

La cosa che più spaventa gli americani è che Kim Jong Un potrebbe non limitarsi ad usare l’arma come protezione personale ma tentare di ricattare gli USA con la minaccia di un lancio diretto. La Corea del Sud si trova in una situazione di maggior pericolo rispetto agli Stati Uniti. La sua capitale, Seoul, si trova a soli 30 km dal confine con la Corea del Nord e un eventuale attacco americano alla Corea del Nord costerebbe la vita di milioni di persone al Sud.

I governi di USA e Corea del Sud inoltre si collocano su posizioni opposte: mentre da un lato la Corea del Sud è aperta al dialogo e ad una politica di intesa con il Nord, gli Stati Uniti sono pronti all’azione e non tollerano le mosse nord coreane. La Cina intanto è restia ad applicare sanzioni alla Corea del Nord perché teme che possano penetrare profughi nei suoi confini e perché non concorda perfettamente alla creazione di una Corea unificata alleata con gli Stati Uniti. La ragione però che più terrorizza la Cina come ogni altro paese mondiale è che Kim Jong Un usi le armi nucleari per uno sterminio di massa