Titoli di stato italiani a 50 anni: una bella scommessa

Idee e Strategie di Investimento / Financial Times / 06 Ottobre 2016


Miles Johnson spiega come la caccia al rendimento sta spingendo gli investitori a considerare i rendimenti offerti dai titoli di Stato italiani.
Nella recente emissione gli investitori sono disposti ad accettare un rendimento di appena il 2,8% comprando debito italiano a 50 anni di scadenza, dimostrando una disperazione per tutto ciò che offre un rendimento positivo; questo mostra anche il divario tra ciò che il mercato è disposto a pagare per il debito pubblico rispetto alle azioni.

Il rendimento delle obbligazioni a 50 anni è fisso per tutto il periodo, al contrario le costose azioni di alcune società europee sembrano ancora abbastanza a buon mercato rispetto alle obbligazioni visto la possibilità di crescita degli utili. Nestlè la più grande azienda alimentare e di bevande fondata nel 1866 ha riportato una sola perdita annuale nel corso della sua storia. Il gruppo svizzero può essere acquistato con un rendimento da dividendo del 2,95%, questo è cresciuto ad un tasso annuo del 9% negli ultimi dieci anni.

La società spagnola Zara detiene una posizione di cassa netta e offre un rendimento del 1,4% che è cresciuto anche a due cifre nello stesso periodo di tempo di Nestle.
Entrambe le aziende non sembrano a buon mercato in un mondo in cui gli investitori sono disposti ad accettare bassi rendimenti dei titoli di Stato e in cui i mercati stanno valutando la crescita economica minima nel lungo termine. Se i mercati obbligazionari sono corretti, le aziende citate mostrerebbero la capacità di crescere costantemente i propri profitti in un lungo periodo di tempo, dimostrando un'errata valutazione dei prezzi nel mercato.