Strade chiuse per Facebook in India

Innovazione e Tecnologia / CNBC / 11 Febbraio 2016


11 feb 2016 Mark Zuckerberg di Facebook sta lavorando per ricostruire le relazioni con il governo indiano dopo il ‘blocco’ del suo programma "free basic" e le osservazioni indesiderate fatte da Mark Andreessen, investitore di Facebook e membro del consiglio. Michael Learmonth, direttore tecnico presso il Business Times internazionale, chiarisce la situazione.

L'India è la più grande democrazia del mondo, quindi, certamente un mercato importante per Facebook. Nel paese un miliardo di persone non usa ancora internet, soprattutto perché non possono permetterselo. Il piano di Mark Zuckerberg proposto al primo ministro dell'India Modi lo scorso anno, è stato quello di incentivare un certo numero di siti web, tra cui Facebook, per aiutare soprattutto gli indiani con un basso livello economico, ad avere accesso a internet.

Il governo indiano non ha approvato il piano di Zuckerberg soprattutto perché c'è un forte movimento di ‘neutralità’ della rete in India, in modo più chiaro: fornendo agevolazioni per il libero accesso solo a determinati siti si violerebbe la regola della neutralità della rete indiana.

Marc Andreessen ha pubblicato un commento su Twitter dicendo che l'anti colonialismo non ha davvero funzionato per l'India: la cosa peggiore che potrebbe probabilmente essere detta ad un indiano d’America siccome l'India è stata sotto il dominio britannico per 200 anni. In seguito Marc si è scusato. Il commento di Marc Andreessen non avrà probabilmente un enorme effetto negativo sul lungo termine, ma Zuckerberg deve rielaborare i suoi progetti e trovare un’altra strategia per convincere i leader indiani e questo non sarà facile, sarà una trattativa politica delicata.