SolarCity porta autonomia elettrica in una remota isola del Pacifico di 600 persone, 4.000 miglia al largo della costa occidentale.
Anthony Ha, scrittore per Techcrunch, spiega che la decisione di Elon Musk potrebbe essere in parte guidata dalla consapevolezza di apportare un forte impatto positivo sulla popolazione. Solar City fornirà il 100% del fabbisogno energetico dell'isola e il progetto sarà completato nell'arco di un anno o due.

Al momento l'energia solare è inferiore all'1% del corrente consumo di energia degli Stati Uniti, il piano di Elon Musk è quello di amplificare in larga scala nel continente ciò che sta facendo sull'isola, questo richiederà un lungo processo, ma la fusione tra le due società di Musk potrebbero aiutare ad accorciare i tempi di realizzazione di questo obiettivo.

Elon Musk è un uomo che ha idee molto ambiziose e vuole veramente trasformare questa sua nuova società nella principale compagnia fornitrice di energia sostenibile negli Stati Uniti e successivamente nel resto del mondo.
La scorsa settimana al meeting dei soci Tesla, l'amministratore delegato dell'azienda ha parlato delle tegole del tetto di Solar City, sostenendo che sono più conveniente di un tetto normale ancor prima di prendere in considerazione l'energia elettrica prodotta da esse.

I media rivolgono forse un insistente attenzione sulle aziende di Elon Musk che apportano si un'elevata quantità di prodotti sul mercato ma che pur essendo le più grandi non sono le uniche a cercare di sviluppare quelle tecnologie.