Saudi Aramco: un colpo per Mohammed bin Salman

Mercati e Indici Finanziari / Financial Times / 16 Ottobre 2017


Saudi Aramco sta prendendo in considerazione la messa in atto di piani di quotazione internazionale delle azioni a favore di una vendita direttamente ai più grandi fondi sovrani del mondo e ad investitori istituzionali.

Le discussioni su una vendita diretta a governi stranieri, tra cui la Cina e altri investitori, hanno registrato un ritmo crescente nelle ultime settimane in mezzo a crescenti preoccupazioni sulla fattibilità di una quotazione internazionale.

Il paese sta spingendo affinchè il piano possa essere portato a termine e sta lavorando da più di un anno su un elenco internazionale. In qualche modo il patto sarebbe nelle mani del principe Mohammed che ha sostenuto fortemente il piano. Fin dal momento in cui è stato annunciato si sapeva che le operazioni e le finanze interne di Saudi Aramco, avvolte dal segreto per decenni, avrebbero dovuto essere rivelate: dalle finanze della compagnia alle informazioni sulle riserve e, di importanza ancora maggiore, il rapporto della compagnia con lo Stato.

Tralasciando il consenso all’interno della compagnia, si è riscontrato parecchio interesse all’estero, soprattutto da parte di Londra e New York che subito hanno cercato di mettere le mani sulla lista. La compagnia petrolifera statale saudita ha combattuto per scegliere un luogo internazionale adatto per le sue azioni. La strategia della compagnia permette di avere una relazione “uno a uno” con investitori particolari, ma allo stesso tempo avendo una componente “domestica” si può tenere sotto controllo l’opinione dell’azienda all’interno del paese. Le regole di governo sono molto diverse rispetto a New York o Londra. 

Questo progetto è il pezzo centrale della riforma economica e ciò che si sta cercando di ottenere è una grande serie di privatizzazioni che possano aprire il campo a materie prime diverse dal petrolio. Se ciò non dovesse avvenire sarebbe un duro colpo per il principe Mohammed.