Russia propone l’idea di tagliare la produzione di petrolio
29 Gen 2016 Il ministro russo dell’energia si dice pronto a incontrare i membri dell'Opec per discutere i tagli alla produzione di petrolio. La notizia ha innescato un grande movimento del prezzo del petrolio, aumentandone il valore di oltre il 20 per cento dal livello più basso della scorsa settimana di 27$b. Neil Hume prova a dare un’opinione su una possibile trattativa.
Il principale leader dell’Opec, l'Arabia Saudita, taglierà la produzione solo se sarà affiancata da altri membri del cartello e da altri grandi produttori come la Russia. Igor Sechin, CEO di Rosneft, è la figura più importante nel settore petrolifero russo, vicina al Presidente russo Putin. In passato non ha ritenuto opportuno compiere tagli, poiché le aziende energetiche del paese avrebbero dovuto rispondere agli azionisti e in secondo luogo la rigidità dell’inverno che avrebbe reso difficile diminuire la produzione. Questa settimana Sechin era assente a tutti gli incontri tra le più grandi compagnie energetiche russe, il cui tema principale era come evitare un altro crollo dei prezzi del petrolio nel momento in cui l'Iran immetterà più petrolio sul mercato e molte raffinerie hanno chiuso per manutenzione.
I prezzi del petrolio sono scesi di oltre il 70% dalla metà del 2014 portando il rublo ad un minimo storico, mentre aumenta per il governo il deficit di bilancio. Anche la valuta dell'Arabia Saudita è sotto pressione e il paese ha raggiunto un record nel deficit di bilancio di 100 miliardi. Il forte problema generato dalla riduzione dei prezzi del petrolio sarà sufficiente a far scendere in campo le controparti ed ottenere un accordo?