Reinventare l'Infomercial nell'era del Snapchat

Da Baby Boomer a Millennial / Wall Street Journal / 06 Luglio 2016


La startup MikMak con base a Brooklyn, ha un applicazione che in parte è QVC e in parte Snapchat: crea video commerciali di 30 secondi per millennials ossessionati dal telefonino. La fondatrice di MikMak Rachel Tipograph ne discute con Tanya Rivero del WDJ.


Ci sono molti dati da considerare prima di decidere quello che viene pubblicato su MikMak. Il lavoro di Rachel Tipograph è quello di modernizzare l'infomercial per ragazze più o meno 20enni. La fondatrice di MikMak ha una forte opinione sul commercio e crede che l'utilizzo di internet per gli acquisti on line, abbia portato i consumatori a perdere il fascino di fare shopping, il rapporto emotivo con i prodotti che acquistano è stato cancellato, ma 30 secondi dei video d'intrattenimento possono recuperarlo.

La startup ha la capacità di riprendere decine di minispot al giorno utilizzando 40 talenti tutti provenienti dalla comunità d'improvvisazione del teatro che vengono istruiti per presentare i prodotti seguendo i criteri MikMak.
E' già da un anno che stanno operando dal vivo e ogni giorno i loro utenti si sintonizzano su MikMak che prima si considera una società d'intrattenimento che vende anche prodotti.

La compagnia lavora con grandi marchi come L'Oréal e con piccole sturtup; a volte richiedono una percentuale sulle vendite e altre anche il pagamento di un premio per i contenuti e comunque stanno già generando profitto. MikMak ha 200 venditori sulla loro piattaforma e vendono tutto ciò che non richiede diverse misure personalizzate, come calzature o abbigliamento, con prezzi inferiori ai 100 dollari.

La tecnica di vendita sui dispositivi mobili deve far in modo che gli utenti non ci pensino due volte prima di acquistare un prodotto, agevolando l'iniziativa d'impulso ovvero quello che avviene normalmente nei negozi fisici con la commessa.