Quanto il mondo degli alieni dovrebbero essere evoluto per contattarci?

Formazione e Ricerca / Wall Street Journal / 30 Settembre 2016


La passione per il mondo extraterrestre non ha confini, così come la curiosità si avvicina alla certezza che nello spazio ci siano entità capaci di poterci contattare. Le notizie annunciate nell'agosto scorso di uno strano segnale, ricevuto quasi un anno prima dallo spazio profondo distante 94 anni luce, si è rivelato un falso allarme e non una trasmissione aliena, ma il fatto ha portato una domanda: che tipo di civiltà sarebbe in grado di comunicare da tutto l'universo?


Per spiegare come gli alieni sarebbero in grado di inviare un segnale da trilioni di miglia di distanza, gli astronomi spesso prendono in considerazione la scala Kardashev che cataloga le civiltà in base alla quantità di energia raccolta e utilizzata con livelli da uno a tre. La terra non raggiunge nemmeno il primo livello rispetto ad una civiltà che sarebbe in grado di sfruttare tutta l'energia disponibile sul suo pianeta, controllandone le forze naturali, e producendo 100 volte più energia di quella odierna. In questo caso il segnale potrebbe essere inviato direttamente al nostro sistema solare usando più di mille miliardi di watt.

Il secondo tipo di civiltà sarebbe in grado di controllare l'energia della sua stella ospitante, probabilmente con la costruzione di una sfera di Dyson; in questo caso il sistema alieno potrebbe trasmettere un segnale in tutte le direzioni, usando 100 miliardi di miliardi di watt di potenza.
Infine il terzo tipo potrebbe controllare e gestire l'energia della galassia intera.

Alcuni scienziati hanno sviluppato una classificazione anche oltre il terzo livello; queste civiltà avrebbero il potere di sfruttare le cosiddette sorgenti galattiche e sarebbero così avanzate da non essere interessate a entrare in contatto con una civiltà insignificante come la nostra.