Quanto è sicura la rete Swift?

Banche Centrali e Valute / Wall Street Journal / 01 Maggio 2017


Una serie di recenti attacchi informatici rivolti alle banche solleva dubbi sulla sicurezza di Swift, la rete di messaggistica globale, spina dorsale dei servizi di pagamento per più di 11.000 istituzioni in oltre 200 paesi, tra cui banche e aziende.
Swift dichiara che "il fallimento per loro non è un'opzione".

La compagnia ebbe inizio nel 1973 in Belgio come cooperativa di 239 banche, nel 1977 inviava 51.700 messaggi al giorno, mentre oggi la rete gestisce più di 6 miliardi di messaggi all'anno.

La società continua a crescere rapidamente, aggiungendo costantemente una gamma di prodotti, servizi e nuovi centri operativi anche nei mercati emergenti nei quali, talvolta, hanno meno pratiche di sicurezza sofisticate che hanno portato alla violazione dei dati personali dei clienti, come nel febbraio del 2016 quando alcuni hacker hanno attaccato la banca centrale del Bangladesh e rubato 81 milioni di dollari.

Il processo di autenticazione Swift è stato progettato per verificare la corretta identità del mittente e del destinatario. La società considera i suoi clienti responsabili dell'utilizzo e della sicurezza nell'impiego di Swift e non controlla sempre che i suoi clienti rispettino le linee di guida della rete.
Da settembre 2016 ci sono state nuove violazioni informatiche
e Swift ha assunto squadre dell'informatica forense, cyber forensic teams, distribuito aggiornamenti software e pubblicato relazioni anonime di incidenti.

La Banca nazionale del Belgio è il regolatore leader di Swift e richiede alla società costanti aggiornamenti sulle pratiche adottate per proteggere la loro rete dagli attacchi informatici, inoltre vengono monitorati anche dalle maggiori banche centrali in quanto il ruolo di Swift è fondamentale nel settore bancario.