Quant'è destabilizzante la crisi del Qatar per il Medio Oriente?
Il redattore del settore 'materie prime' del FT spiega le implicazioni della crisi del Qatar con il collegamento logistico delle forniture energetiche del Medio Oriente e degli accordi OPEC, per ridurre i livelli di produzione petrolifera.
La maggior parte dei guadagni del Qatar provengono dalle esportazioni di gas naturale e non dal petrolio, fornendo una parte fondamentale del mix energetico dell'Europa e dell'Asia. Le sue esportazioni non sono paragonabili a quelle dell'Arabia Saudita, ma è un membro chiave dell'OPEC in quanto li ha aiutati a raggiungere l'accordo per ridurre le forniture di energia, con la speranza di un aumento dei prezzi.
Al momento la maggior parte dei commercianti e degli analisti ritengono che la crisi del Qatar non giungerà ad un taglio netto delle sue forniture, tuttavia esistono alcune complicazioni. L'UAE, per esempio, ha vietato a qualsiasi nave proveniente dal Qatar di attraccare nei loro porti.
Il porto di Fujairah in UAE è il punto principale di rifornimento di benzina per le navi nel Medio Oriente ma ora le navi cisterne del Qatar devono trovare luoghi alternativi, questo potrebbe causare costi più elevati di trasporto e possibili ritardi di consegna.
La maggior parte degli analisti pensa che l'energia del Qatar sia legata al prezzo del petrolio e pertanto sia notevolmente influenzata dalle decisioni prese dall'OPEC, quindi è improbabile che a questo punto decidano di abbandonare l'accordo dell'OPEC.