Quando Trump incontra Duterte
Il John Reed di Financial Times esamina le somiglianze tra i presidenti populisti di Stati Uniti e Filippine, nonché le questioni che li dividono.
Quando Donald Trump ha incontrato Rodrigo Duterte, presidente delle Filippine,sul finire del suo tour in Asia, l’animo era abbastanza conviviale e i due sembravano avere in mente un incontro amichevole.
Entrambi hanno uno stile diretto ed iconoclastico che gli ha permesso di raggiungere posizioni di potere durante le elezioni avvenute per entrambi i paesi nel 2016.
Entrambi hanno un’età similare, Trump ha 71 anni mentre Duterte ne ha 71, entrambi supportano una politica dura contro il crimine e la droga ed entrambi sono d’accordo riguardo agli investimenti su infrastrutture, crescita ed energia.
Entrambi ritengono di incarnare tutti i valori patriottici nazionali sotto la minaccia da parte dell’elite globalista che è fuori dalla portata dei bisogni primari dei cittadini. Le relazioni amichevoli tra i due leaders, che vengono definiti dai critici “populisti internazionali”, stanno mettendo in risalto la differenza che sussisteva rispetto alle relazioni tra Duterte con l’ex Presidente americano Barack Obama.
Trump, che ha fatto voto di intervenire contro il problema degli oppioidi in America, è intenzionato ad unirsi in modo improbabile alla campagna per i diritti umani dei cittadini filippini per presidiare una battaglia contro le droghe che hanno causato la morte di migliaia di persone. Nonostante questo ci sono delle tensioni sotto la superficie.
Ci sono problemi internazionali e bilateralmente gravi in gioco dietro la scena. Mr Duterte vuole stringere uno stretto rapporto con il presidente americano per poter bilanciare il suo fragile rapporto con la Cina che nel 2012 ha occupato Scarborough Shoal, una barriera corallina nelle acque territoriali delle Filippine.