Prospettive immobiliari del Regno Unito nel post-Brexit

Idee e Strategie di Investimento / Financial Times / 08 Febbraio 2017


Miles Johnson spiega come alcuni investitori, alla ricerca di attività finanziarie che sono state eccessivamente penalizzate dal voto del Regno Unito, potrebbero trovare le quote di Foxtons e di altri gruppi, una buona scelta.
Alcuni investitori 'contrarian' ritengono che Brexit produrrà meno danni di quanto previsto anche se è quasi impossibile prevedere i movimenti del valore della sterlina.

Nel frattempo FTSE 100 sembra più legato ai prezzi delle materie prime che al futuro dell'economia britannica. I veri oppositori di Brexit dovrebbero ricercare attività finanziarie che abbiano caratteristiche che permettano previsioni più precise rispetto al mercato dei cambi.
Alcune delle peggiori azioni, dal referendum di giugno, potrebbero essere trovate nel settore delle compagnie aeree, bancario e delle agente immobiliari del Regno Unito che hanno subito un declino di oltre un terzo.

Il mercato crede che Brexit diminuirà l'attrattiva di Londra, come centro per le imprese internazionali, portando i prezzi delle case a diminuire e a far soffrire le agenzie immobiliari. Inoltre le agenzie immobiliari di vecchio stampo come Foxtons si trovano ad affrontare la nuova concorrenza in internet e una maggiore regolamentazione delle loro quote sulle proprietà in affitto.

In un prossimo futuro Foxtons ha già avvertito che i volumi di transazione probabilmente rimarranno bassi e che le azioni delle agenzie immobiliari sembrano raggiungere quotazioni di gran lunga peggiori di quelle della crisi finanziaria del 2008. Se il peggio però non dovesse accadere, il mercato sarebbe in grado di rivalutare prontamente le sue prospettive.