Promuovere la sostenibilità alimentare con l'influenza comportamentale
Secondo uno studio della Cornell University, ogni giorno in media una persona compie circa 226 scelte riguardanti il cibo. L’ambiente in cui compiamo queste scelte è chiamato “architettura della scelta”, termine che è stato coniato da Richard Thaler e Cass Sunstein. Modifiche di questa architettura possono influire significativamente sulle scelte che una persona compie, ad esempio all’interno di un supermercato.
Segnali come l'odore di pane fresco in un supermercato o il posizionamento di dolci alla cassa possono avere un impatto sulle scelte di consumo dei clienti, come anche le scelte riguardo al nome sul packaging di un prodotto potrebbe incidere sulle sue vendite.
Molti studiosi stanno pensando di agire dal lato dei consumatori per promuovere una maggiore sostenibilità alimentare. In particolare, un Team di approfondimenti comportamentali nel Regno Unito sta studiando il comportamento delle persone durante il consumo per modificarlo e incoraggiare così i business ad adottare le nuove politiche di consumo alimentare sostenibile.
Il coronavirus ha aumentato l’attenzione del pubblico nei confronti dell’ambiente e molti vedono in questo aumento un potenziale di azione per migliorare il sistema di produzione e distribuzione alimentare odierno.