Picasso e Guernica
il 26 aprile segna gli 80 anni dal bombardamento della guerra in Guernica. Il redattore dell'arte di FT Jan Dalley, racconta la storia della potente pittura anti-guerra di Picasso.
Il Guernica di Picasso è stato dipinto nel 1973 in risposta al bombardamento deliberato sui civili della città di Guernica dagli aerei nazisti, durante la guerra civile spagnola. Esso mostra figure agonizzanti intrappolate nell'orrore del bombardamento.
Picasso ha creato l'opera per l'Expo di Parigi di quell'anno, in aprile ha letto le notizie dell'atrocità di Guernica e immediatamente ha iniziato a lavorare al capolavoro di quasi 8 metri, terminandolo in quasi 35 giorni.
Le tinte dei neri, grigi e bianchi trasmettono l'orrore del suo soggetto, ma fa anche da echo alle foto delle notizie del tempo.
Il Guernica è un pezzo raro dell'arte pubblica di Picasso, inizialmente esposto a Parigi e poi per molti anni ha girato l'Europa, l'America e altre parti del mondo, sostenendo il sogno dell'artista di una Spagna libera e democratica.
Il suo lavoro rappresenta una chiara dichiarazione per tutte le guerre e repressioni, è un pezzo d'arte estremamente potente, una tappezzeria della copia del Guernica è appeso nell'edificio delle Nazioni Unite a NY.
Picasso non è mai ritornato in Spagna e ha stabilito nel suo testamento che il Guernica sarebbe stato portato nella sua patria solo quando la democrazia fosse stata ristabilita.
Finalmente nel 1981 la tela trova la sua permanente casa in Spagna. Ora, 80 anni dopo la sua creazione, è esposta al Museo Reina Sofia di Madrid ed il suo simbolo sembra essere più importante e attuale che mai.