Netflix ha 137 milioni di abbonati e la maggior parte di loro sono internazionali. Tuttavia, il gigante dello streaming sta ancora lottando per ottenere successo in India, il secondo più grande mercato internet del mondo. Alex Sherman della CNBC spiega perché i servizi di streaming, che prima era considerati un servizio “di lusso”, oggi sono diventati più accessibili per i consumatori.

Più di 35 compagnie di streaming hanno lanciato i loro serivizio in India negli ultimi 3 anni e mezzo. La compagnia più diffusa è certamente Hotstar, che detiene il 69,4% del mercato nel settore. Hotstar costa circa 3 dollari al mese e l’80% del catalogo è inizialmente gratuito; Prime Video offre il servizio a circa 1,3 dollari al mese e Netflix risulta la piattaforma più costosa richiedendo circa 7,30 dollari al mese.

Netflix inoltre, ha voluto seguire una strategia lontana dallo sport negli Stati Uniti che non sembra funzionare in India, dove il cricket è lo sport più seguito. Netflix è attualmente valutato molto più alto rispetto ad altre società di media. Nonostante un calo di share negli ultimi mesi da oltre 400 dollari a circa 285 dollari, Netflix ha un rapporto tra il prezzo/utili superiore a 100 volte e un rapporto value-to-EBITDA aziendale di circa 70.

Per fare un confronto, Disney ha un rapporto value-to-EBITDA aziendale di circa 14 e un rapporto EV-EBITDA di circa 11. I rapporti di valutazione di Viacom sono entrambi intorno a 7. Questa valutazione vistosa è in gran parte basata sulle sue previsioni di crescita internazionale.

L'entrata in India è fondamentale per la società per raddoppiare o triplicare i suoi abbonati nei prossimi 10-15 anni, come hanno stimato molti analisti. In ogni caso, Netflix non ha avuto un facile periodo di diffusione in India da quando è stato lanciato nel 2016, lo stesso anno in cui è stato lanciato Amazon Prime Video. Di fronte alla concorrenza degli operatori locali e di Amazon Prime Video, Netflix sta affrontando un futuro incerto in un paese con oltre 1,3 miliardi di persone.