Perché l’economia del Brasile potrebbe andare peggio prima di riprendersi

Macroeconomia e Politica / Bloomberg Business / 02 Dicembre 2015


Nell'odierno “Single Best Chart", Tom Keene di Bloomberg mostra la storia del PIL brasiliano tornando al 1996 con la recente caduta dell’economia in una profonda recessione, un calo dell’1,7% nel trimestre terminato a settembre. Le ragioni non sono solo legate al calo delle materie prime ma anche ad una strategia politica che sembra dimostrarsi inconcludente...

  • Nell’ultima decade c’è stato un grande boom delle commodity che ha influito sul Pil (un ruolo importante è stato svolto dalle politiche economiche). Anche il mercato del credito ha conosciuto una forte espansione.
  • Un trend di crescita che tuttavia si è arrestato anche a causa dell’assenza di un solido pacchetto di riforme.
  • Secondo Chris Watling, CEO di Longview economics, il Brasile è una delle economie più grandi nel mondo e una sua crisi avrebbe inevitabilmente degli effetti di contagio sugli altri paesi e sull’economia mondiale
  • Nel Brasile sono inoltre presenti delle forti economie del mercato nero e anche queste sono influenzate dall’andamento del mercato finanziario
  • Peter Shaffrik, di RBC Capital Markets, aggiunge che oltre il Brasile nessuna delle economie sud americane è in gran forma e questo a causa dei meccanismi di contagio. Il problema del Brasile (ed in genere della maggior parte dei paesi OPEC) sta nel prezzo delle commodities. Il calo nei prezzi implica un grande stress per i governi di questi paesi perché si ritrovano ad avere necessità di ricerca di fondi per colmare le perdite di budget.