Perché i CEO più famosi non garantiscono i profitti
Elon Musk, Bill Gates e Steve Jobs sono tre dei CEO più famosi nella storia moderna. Tuttavia, ciò che è meno noto è che alcuni dei più grandi rendimenti azionari di tutti i tempi provengono da aziende gestite da dirigenti molto esigenti e soprattutto attenti a mantenersi lontano dagli occhi del pubblico.
In molti casi proprio questi CEO hanno provocato enormi disagi in borsa. Gli investitori che solitamente prendono decisioni di acquisto e vendita basate principalmente sulla persona che gestisce l'azienda, dovrebbero considerare la differenza tra i diversi tipi di notorietà, separando la leadership dallo status di culto.
Nel libro di William Thorndike "The Outsiders: Otto CEO non convenzionali e il loro progetto radicalmente razionale per il successo", sono descritte le storie di alcuni dei più grandi CEO di tutti i tempi misurati dai rendimenti degli azionisti. Il libro sottolinea come, ad eccezione di Buffett, questi soggetti abbiano cercato di evitare di rilasciare interviste o di parlare con gli analisti di Wall Street.
In molti casi, questi dirigenti sono rimasti lontani dalle principali città e hanno eseguito operazioni decentralizzate in cui i decisori regionali erano autorizzati a gestire la loro parte della società senza interferenze dall'alto. Gli azionisti sono arrivati ad apprezzare questi amministratori delegati "esterni" in base al risultato finale che hanno constatato con l’apprezzamento del prezzo delle azioni.
Alcuni di loro sono diventati famosi lungo il cammino grazie agli enormi guadagni che erano stati fatti dai propri investitori. Tuttavia, la fama non è mai stata l'obiettivo di questi CEO; questi personaggi, infatti, hanno dato la priorità al ritorno sul capitale investito e hanno vinto alla grande.