Perché Cameron sopravvivrà al voto dell’Europa
06 gennaio 2016 L’editore di FT Lionel Barber e l’editorialista politico Janan Ganesh discutono la decisione da parte del primo ministro del Regno Unito, David Cameron, di permettere ai suoi ministri un voto libero al referendum 2016 sull’adesione all’unione europea.
Molti parlamentari finiranno per votare per lasciare l'Unione europea e averli costretti a seguire la linea del partito conservatore Tory sarebbe stato in sostanza impossibile, in questo modo il PM offre l’impressione di essere magnanimo, rilassato e avere più controllo sugli eventi. Sulle date idealmente Cameron vorrebbe il referendum a giugno; Janan pensa che sia più probabile in settembre siccome molte cose stanno prendendo spazio nella prima metà dell'anno. La decisione presa da David Camerun avrà un impatto marginale, poiché c’è il sospetto che il pubblico britannico finirà per votare gradualmente per rimanere in Europa.
La rinegoziazione sarà davvero importante nel trattare con i parlamentari conservatori. Un terzo di loro voterà a favore un altro terzo contrario e il resto delle persone al centro, sono in attesa di vedere cosa emergerà dalla rinegoziazione, prima di impegnarsi.
Gli uffici studi delle principali banche stanno emettendo analisi pubbliche sulle percentuali dei voti che saranno favorevoli all’uscita dall’UE. Poiché la fuoriuscita dall’Europa porterebbe effetti negativi a investimenti e progetti si ha il sospetto che il governo nel retroscena, stia facendo tutto il possibile per rassicurare gli operatori di business che il rischio non sia poi così grande come può sembrare.
Il messaggio di David Cameron per il referendum: 'In un mondo pieno di insicurezze la cosa più intelligente da fare è quella di attenersi allo status quo'. Ecco perché rimane il primo ministro e perché pensa che rimarrà nell'Unione europea l'anno prossimo.
Molti parlamentari finiranno per votare per lasciare l'Unione europea e averli costretti a seguire la linea del partito conservatore Tory sarebbe stato in sostanza impossibile, in questo modo il PM offre l’impressione di essere magnanimo, rilassato e avere più controllo sugli eventi. Sulle date idealmente Cameron vorrebbe il referendum a giugno; Janan pensa che sia più probabile in settembre siccome molte cose stanno prendendo spazio nella prima metà dell'anno. La decisione presa da David Camerun avrà un impatto marginale, poiché c’è il sospetto che il pubblico britannico finirà per votare gradualmente per rimanere in Europa.
La rinegoziazione sarà davvero importante nel trattare con i parlamentari conservatori. Un terzo di loro voterà a favore un altro terzo contrario e il resto delle persone al centro, sono in attesa di vedere cosa emergerà dalla rinegoziazione, prima di impegnarsi.
Gli uffici studi delle principali banche stanno emettendo analisi pubbliche sulle percentuali dei voti che saranno favorevoli all’uscita dall’UE. Poiché la fuoriuscita dall’Europa porterebbe effetti negativi a investimenti e progetti si ha il sospetto che il governo nel retroscena, stia facendo tutto il possibile per rassicurare gli operatori di business che il rischio non sia poi così grande come può sembrare.
Il messaggio di David Cameron per il referendum: 'In un mondo pieno di insicurezze la cosa più intelligente da fare è quella di attenersi allo status quo'. Ecco perché rimane il primo ministro e perché pensa che rimarrà nell'Unione europea l'anno prossimo.