Opec vede un contesto macroeconomico equivoco
C'è molta ambiguità nel quadro macroeconomico, secondo il segretario generale dell'OPEC Haitham Al Ghais; parlando con Dan Murphy della CNBC la situazione mantiene l'incertezza sul secondo semestre 2023 anche perché non è chiaro il bilanciamento tra offerta e domanda. La posizione dei petrolieri sta diventando estremamente importante in un contesto dove l'economia globale si trova tra il fuoco dell'inflazione e quello di una possibile recessione.
I paesi Opec+ hanno già dato un colpo alla produzione con i recenti tagli. La conferenza a Vienna esaminerà l'attuale panorama energetico globale e le prospettive future in materia di transizioni energetiche, stabilità del mercato, sicurezza energetica, investimenti, tecnologia e innovazione. L'Arabia Saudita ha annunciato lunedì che sta variando la sua produzione di petrolio con un taglio di un milione di barili al giorno per far aumentare i prezzi in calo, mentre la Russia ha annunciato che avrebbe tagliato le sue esportazioni di 500.000 barili al giorno ad agosto.
Queste le misure per stabilizzare i prezzi a fronte dell'elevata volatilità del mercato tra l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e la vacillante ripresa economica della Cina. L'Arabia Saudita non prevede altri tagli se non in funzione dei prezzi; l'attuale riduzione volontaria, entrata in vigore questo fine settimana, proseguirà fino ad agosto ma "potrebbe essere estesa" anche oltre.