Obbligazioni dei Mercati Emergenti in rialzo

Idee e Strategie di Investimento / Financial Times / 25 Maggio 2017


Thomas Hale e Jan Dehn di Ashmore di FT spiegano come il taglio di Quantitative Easing e una politica monetaria più restrittiva nei paesi sviluppati stia portando attenzione nel debito dei mercati emergenti incrementandone la crescita dopo anni di prolungata vendita.


L'accesso ai finanziamenti è stato l'elemento fondamentale della performance economiche nei paesi emergenti. Il 2016 ha segnato l'inizio della crescita degli Emerging Markets (EM) che continueranno ad accelerare nei prossimi anni. Gli EM sono considerati molto rischiosi ma le buone performance di crescita e la significativa proposta di valore richiamano l'attenzione degli investitori su di loro.

I rendimenti obbligazionari locali sono molto alti rispetto all'inflazione ed il valore della loro valuta basso. I titoli degli EM sono ora da considerare come migliori investimenti a reddito fisso.
Se le valute degli EM saliranno gli investitori otterranno un ulteriore ritorno oltre al rendimento dei titoli.

Jan Dehn ritiene che l'obbligazione in valuta locale EM nei prossimi cinque anni rappresenterà circa un 50% di ritorno in dollari, circa il 10% di ritorno in dollari l'anno mentre il ritorno in valuta nel periodo dovrebbe essere di circa il 20%.
Il rischio più elevato per i Mercati Emergenti non deriva dalle banche centrali, in parte perché non dovrebbero esserci cambiamenti significativi nei tassi di interesse e perché hanno calcolato nel mercato locale una piena normalizzazione della politica monetaria statunitense nei prossimi 5 anni.

Perciò la vera vulnerabilità potrebbe derivare dal protezionismo globale, ma Jan Dehn è incoraggiato a pensare che gli USA si stanno allontanando marginalmente dal protezionismo perché una barriera commerciale più alta potrebbe spingere il dollaro al rialzo, rendendo i mercati obbligazionari locali meno attraenti.