Novità dal Congresso Nazionale del Popolo della Cina

Mercati e Indici Finanziari / Wall Street Journal / 16 Marzo 2016


Il più grande evento politico annuale in Cina, il Congresso Nazionale del Popolo, è stato aperto con il discorso di Li Keqiang, primo ministro cinese, con una comunicazione chiara ed un chiaro obiettivo: la crescita economica della seconda economia mondiale si collocherà tra il + 6.5% e il 7%. Il congresso si è concluso mercoledì, dopo un convegno di due settimane. Quali sono stati i problemi analizzati e quali le soluzioni più importanti durante l'evento? Il WSJ ha messo in evidenza alcuni punti chiave.


Con il rallentamento dell’esportazione il governo cinese sta cercando di guidare la crescita nelle imprese, riducendone le tasse e permettendo alle aziende di avere più risorse da investire. Le autorità politiche hanno dichiarato che il nuovo sistema fiscale risparmierebbe alle compagnie cinesi più di 76 miliardi di dollari già quest'anno.

E' stato anche discusso come incoraggiare le donazioni da parte di quei cittadini che si sono arricchiti durante il boom economico in Cina. Il governo ha approvato la prima legge in assoluto sulle società di beneficenza e di raccolta di fondi, agevolando fiscalmente i donatori singoli e aziendali.

Nel corso dei prossimi cinque anni, il progetto di Pechino è di tagliare 1,8 milioni di lavoratori nel settore dell’acciaio per indirizzarli sulla crescita in altre settori dell'economia cinese come ad esempio quelli dei servizi. Sul tema delle cosiddette società "zombi", ovvero quelle improduttive, Pechino sta cercando di evitare il doloroso piano di dimissioni poiché potrebbe portare ad una eccessiva instabilità.

Nonostante le grandi sfide economiche il presidente Li dice che non c'è motivo di cedere alla sfiducia, insistendo che nell'economia del paese ci sono più opportunità che difficoltà. Il messaggio principale è stato comunque chiaro: la Cina può attuare riforme strutturali senza peraltro mancare gli obiettivi di crescita allo stesso tempo.