Money Monster di Jodie Foster ritorna su Wall Street
Torna la finanza nelle sale cinematografiche con i vizi ed i problemi della incomprensione di un mondo 'protetto'. Il nuovo thriller finanziario diretto da Jodie Foster "Money Monster" scava nelle high-stakes, e in quella parte del mondo corrotto dei mercati globali. Lee Hawkins di WSJ vuole discutere della pellicola raffrontandola ad alcuni degli altri iconici film che l'hanno preceduta e che hanno portato un colpo al mondo finanziario di Wall Street.
'Money Monster' è l'ultimo di una serie di film che raffigurano il mondo della finanza statunitense in una luce negativa. George Clooney, Julia Roberts e Jack O'Connell sono i protagonisti di questa pellicola da $ 27 millioni di budget di produzione. Finora il film ha ricevuto una recensione piuttosto banale, un reporter di Hollywood ha confermato che si trattava di un film piuttosto ordinario per una situazione straordinaria. Sulla base iconica dei precedenti film che hanno colpito Wall Street, è probabilmente troppo presto per definire 'Money Monster' un vero flop.
'The big short' è stato il film ambientato attorno all'accreditato collasso del mondo immobiliare della metà del 2000 e dello scandalo sei 'subprime', con il personaggio principale che sfida la corresponsabilità delle grandi banche ad una crisi globale. Il film del 2015 ha vinto un Oscar per il miglior adattamento e ha ricevuto inoltre quattro nomination all'Oscar.
La storia cinematografica sulla finanza non può dimenticare 'Wall Street' con Michael Douglas, un classico del 1987 che ha reso famosa una delle sue frasi 'l'avarizia è buona'. Recentemente, in 'The wolf of wall street' Leonardo di Caprio ha interpretato il giovane agente di borsa Giordan Belford, vincendo un Golden Globe e una nomination all'Oscar. Ultima ma non meno importante è un'altra classica pellicola 'Boiler room' dove gli spettatori sono trasportati in un mondo a volte ingannevole delle vendite degli agenti di borsa.