La ritrovata sfida alla decarbonizzazione del pianeta passa non solo nelle energie pulite più classiche che oggi vedono un contributo ancora molto limitato come il solare e il vento. I tempi previsti per un passaggio chiave sono ancora lunghi e permettono di avere ancora molto spazio e lavoro per le tecnologie che da tempo sono allo studio per eliminare l'energia prodotta dagli idrocarburi. Sono anni che si cerca una soluzione capace di generare energia pulita senza scorie come l'energia nucleare.

La fusione è il processo che alimenta il sole e le stelle, e gli scienziati si stanno avvicinando molto a replicarlo sulla Terra. L'attuale situazione vede le centrali concentrate sulla fissione atomica. In ingegneria nucleare un reattore nucleare a fissione è un tipo di reattore nucleare in grado di gestire una reazione nucleare di fissione a catena in maniera controllata a partire da materiale fissile, al fine di produrre energia elettrica grazie al calore rilasciato durante la fissione.

La sfida è però sulla fusione. ITER, il megaprogetto internazionale di fusione da 22 miliardi di dollari nel sud della Francia, risulta l'impresa più finanziata su questo tema, con investimenti pagati direttamente dai governi dei paesi membri. Venture Capital ed investitori privati stanno a loro volta mettendo denaro in start-up per la fusione nucleare, con la speranza di commercializzare l'energia da fusione entro il prossimo decennio. Con una serie di scoperte già quest'anno, è iniziata la corsa per dimostrare che l'energia da fusione non solo è possibile, ma è parte integrante di un futuro di energia pulita.