Materie prime: come e perché ?

Formazione e Ricerca / Financial Times / 29 Giugno 2015


29 giugno 2015 L’ FT nel suo Investment Toolkit spiega come e perché i risparmiatori. se vogliono diversificare il loro portafoglio di azioni e obbligazioni dovrebbero investire nel mercato delle materie prime; ci sono pro e dei contro in un mercato che vede presenti metalli preziosi, metalli industriali ed energia.

Per abbassare il rischio dei propri investimenti in azioni e obbligazioni, vi è la possibilità d’investire in materie prime. Le materie prime sono uno dei mercati più antichi e più liquidi del mondo, ma sono costose da immagazzinare e costodire; il miglior modo per investirle è quello di utilizzare il mercato dei futures, contratti a termine che permettono di acquistare materie prime ad un prezzo determinato in una data futura.

Recentemente le materie prime sono state finanziarizzate, attraverso degli strumenti negoziabili sui mercati finanziari, come ad esempio certificati e note che promettono di essere correlati direttamente al prezzo dei futures e possono essere seguiti in borsa come un qualsiasi titolo del listino. Tecnicamente la nota o il certificato emesso da una banca promette di rimborsare il denaro in linea con il movimento dei prezzi dei futures.

Le materie prime hanno proprietà diverse, i metalli preziosi tendono a proteggere dall'inflazione e dalle azioni delle banche centrali; i metalli industriali sono quelli più esposti all'economia reale, come nel caso della Cina che ne è un grande consumatore, ed infine il mercato energetico è più direttamente implicato ai temi geopolitici.

Gli svantaggi nell’investire nelle materie prime sono: la mancanza di redditività delle note; il rischio di negoziazione in borsa e di emittente ovvero banche che potrebbero non rispettare il contratto; il rischio all’esposizione di elementi imprevedibili come le catastrofi naturali o i cattivi raccolti, in aggiunta le materie prime tendono a muoversi in lunghi cicli e molti temono siano in un movimento discendente.