Lo yuan digitale solleva preoccupazioni per la privacy

Banche Centrali e Valute / Wall Street Journal / 17 Marzo 2021


L’utilizzo della valuta digitale ha molti velocizza le transazioni e non comporta spese per i commercianti. La Cina si avvicina al lancio del suo nuovo denaro digitale ma, nonostante siano molti i benefici dell’utilizzo di questo strumento, crescono le preoccupazioni secondo cui il governo rintraccerà ogni transazione, non solo quelle dei cittadini ma anche delle società straniere nel paese.

In Cina l’utilizzo della valuta digitale non è una novità: molti utilizzano portafogli digitali come Alipay e WeChatPay, rispettovamente di Ant e di Tencent. Queste compagnie tecnologiche registrano i dati sulle transazioni che possono essere accessibili al governo; con l’introduzione di una valuta digitale direttamente da parte della Banca Centrale europea, l’accesso ai dati da parte del governo non è mediato da un soggetto terzo.

Nonostante la Banca Centrale abbia dichiarato che la nuova valuta digitale garantisce la privacy, questo è vero solamente dal punto di vista orizzontale: gli utenti infatti non possono identificare tutti coloro con cui intrattengono transazioni, mentre la Banca Centrale può mappare le informazioni degli utenti. Mentre ora si lascia agli utenti la scelta se utilizzare o meno la valuta, si prevede che in futuro venga utilizzata obbligatoriamente; il governo cinese potrebbe imporre alle aziende con sede in Cina l’utilizzo della valuta digitale per i suoi pagamenti.