Le previsioni sono per una discesa dell'Euro
Roger Blitz e Michael Sneyd di BNP Paribas discutono di come la politica monetaria legata al Quantitative Easing (QE) della Banca Centrale Europea possa non funzionare in questo momento, ma potrebbe aiutare per fine dell'anno.
L'Euro negli ultimi tre mesi ha subito oscillazioni influenzato da diversi fattori del mercato tra i quali quello predominante negli ultimi due anni della politica divergente, l’interruzione dell’espansione da parte della Fed ed il surplus dei conti corrente.
Analizzando i dati, BNP Paribas rileva che nel corso degli ultimi 18 mesi gli investitori della zona euro hanno acquistato obbligazioni estere. Si deve però considerare che all'inizio di quest'anno, il prolungato periodo di rischio ha portato gli investitori a non aumentare le attività estere, spezzando il riciclo del surplus dei conti correnti.
Guardando le implicazioni del programma di acquisto dei titoli della BCE, i numeri negativi riflettono la quantità delle obbligazioni sul mercato che si sta restringendo a causa dell’elevato acquisto di obbligazioni. Nel 2015 si è verificata una riduzione di 200 miliardi di titoli disponibili per gli investitori privati e la stima per il 2016 è molto più alta.
Il programma di QE della BCE di Dragi inizierà a decollare nella seconda metà dell'anno, spingendo l'euro ed i rendimenti dei titoli della zona euro ad un ulteriore ribasso. Per il primo semestre dell’anno Michael Sneyd prevede un livello dell’euro a 1,16 per dollaro e una discesa per la seconda metà a 1,14 € che continuerà fino al 2017 raggiungendo € 1,05 alla fine dello stesso anno.
In conclusione, i fattori trainanti per l'indebolimento dell’euro sono la bilancia dei pagamenti, il programma QE di Dragi e la possibilità di rialzo dei tassi Fed.