Le compagnie petrolifere lottano per la sopravvivenza
Anjli Raval, corrispondente senior dell'energia dei Financial Times, analizza il modo in cui le principali compagnie petrolifere hanno reagito alla crisi e delinea come dovranno adattarsi per sopravvivere in un futuro più instabile. I prezzi del petrolio sono scesi sotto i 20 dollari al barile nel mese di aprile, nel momento in cui l’aumento dell’offerta è coinciso con una diminuzione drastica della domanda globale della materia prima.
Man mano che i governi hanno imposto misure di lockdown, il consumo di petrolio è crollato di circa un terzo rispetto al periodo precedente. Anche se il prezzo del petrolio si sta riprendendo verso i 40 dollari al barile, le compagnie petrolifere si stanno preparando all’incertezza: la consapevolezza dell’impatto del coronavirus nel lungo periodo si sta radicando sempre di più nelle strategie di lungo periodo delle imprese.
La domanda di petrolio è salita notevolmente in Asia sulla scia dell’utilizzo maggiore delle automobili per spostarsi all’interno dei propri paesi. La pandemia ha accelerato la necessità di uno spostamento della produzione energetica verso nuove fonti di energia sostenibile. La riduzione drastica dei prezzi del petrolio sta facendo pressione sulle finanze di molti governi che si reggono quasi completamente sui ricavi derivanti dalla vendita di petrolio.