Le banche del Regno Unito si preparano per un nuovo mondo

Mercati e Indici Finanziari / Financial Times / 20 Aprile 2016


Rob Armstrong ritiene che i grandi istituti di credito hanno solo pochi anni per prepararsi all'impatto delle nuove realtà finanziarie. HSBC, Barclays, Lloyds e Royal Bank of Scotland sono i più grandi istituti di credito in Gran Bretagna, detengono l'80% del mercato per gli investimenti personali e professionali e alta fidelizzazione: meno del 3% dei conti vengono spostati ogni anno. Queste banche sono ora di fronte a grandi rivali come Vergine Money, Metro Bank, TSB e Atom, i cui vantaggi includono l'assenza di un sistema strutturale ereditato e problemi legali, che dovrebbero portare ad una riduzione dei costi. Per le varie problematiche insorte, le principali banche del Regno Unito hanno pagato dal 2000 ben £53 miliardi di multe.

Ad alzare il livello di concorrenza ci sono istituti di credito nell’attuale mercato, come Zopa, Funding circle e Rate Setter che collegano direttamente mutuatari e prestatori. I nuovi ‘sfidanti’ hanno ancora una lunga strada da percorrere per superare le più grandi banche inglesi poiché il loro tasso medio di redditività ed i costi di finanziamento, sono molto simili a quelli di Lloyds con margini d'interesse netti superiori solo del 3%. 

La quota dell’insieme degli sfidanti rappresentano solo il 10% del volume di Lloyds, ma con il loro aumento diminuiscono i costi e questo potrebbe rappresentare una vera e propria minaccia per i più grandi istituti di credito. Anche il mercato dei prestiti è molto piccolo, meno dell'1% del totale del Regno Unito con i sui £2,7 miliardi, ma se riuscirà a crescere troverà un mercato capace di valorizzare i nuovi modelli. Le grandi banche non sono ancora sotto scacco e hanno ancora alcuni anni per modificare i servizi in funzione di un mercato in forte evoluzione.