Le app di incontri per i Singles invitano più anziani e i loro soldi

Da Baby Boomer a Millennial / Wall Street Journal / 12 Ottobre 2016


Le app di incontri, che da tempo arruolano clienti dai 18 ai 24 anni di età, ora hanno gli occhi puntati su quelli di 35 anni e più. Georgia Wells di WSJ spiega il perché a Lunch Break con Tanya Rivero.

Le app di incontri fino ad ora non hanno permesso ai potenziali utenti più anziani di registrarsi, questo era dovuto in parte alla società promotrici della tecnologia di voler indirizzare il servizio ad una generazione più giovane e più rispondente in termini tecnologici, ma poi si sono resi conto che erano le persone più anziane quelle più propense a pagare.

Sono entrate in campo quindi nuove dinamiche: Tinder fa versare agli utenti più anziani il doppio della quota di adesione di uno più giovane. Alcuni dei giovani utenti hanno detto che la cosa piace e si divertono usando le app, ma che al momento sono circondati da altri potenziali singles e non vedono la necessità di iscriversi.

Nella stragrande maggioranza delle applicazioni d'incontri gli utenti possono visualizzare solo gli altri membri che hanno scelto la stessa fascia di età che per l'80% dei membri di Tinder è una differenza di età all'interno di un range di 5/10 anni. La maggior parte delle entrate di queste applicazioni è rappresentata dalla quota di adesione, con la speranza che gli utenti continueranno a sottoscrivere il servizio fino a trovare la persona giusta e ne parleranno con i loro amici, facendo pubblicità alla app, portando così nuovi membri.