La traballante 'governance' delle società in Giappone
Le famiglie in Giappone preferiscono accumulare denaro nel loro futon piuttosto che investirli in fondi. Leo Lewis di FT afferma che le severe parole del capo della FSA possono essere un passo nella giusta direzione.
In Giappone la stagione AGM (annual general meeting - dei bilanci) si sta avvicinando, è stato messo in atto un processo di gestione più difficile per gli investitori istituzionali, Toshiba ha riacceso gli standard governativi giapponesi e il mercato deve affrontare una crisi di azionisti inattivi.
Nobuchika Mori ha fortemente criticato il Giappone, un paese sfinito dal settore degli investimenti, le cui famiglie, negli ultimi 12 mesi, preferiscono tenere ulteriori 27 miliardi di dollari in contanti a casa.
Il responsabile di FSA ha rimproverato i gestori di portafoglio del Giappone, che secondo gli analisti sono responsabili che gli amministratori delegati delle società ricevono incentivi troppo alti, anche se si siedono ingiustificatamente su vasti quantità di denaro e non contribuiscono ad aumentare i rendimenti delle azioni.
Il progresso del Giappone sulla riforma del governo d'impresa è ultimamente traballante. Dal 2015 il solido ritorno sui guadagni da capitale, realizzati dalle aziende nel Topix 500, nei primi 30 mesi di Abenomics, hanno subito un'inversione costante.
Il processo di gestione appena rivisto farà pressione sulle istituzioni nel dichiarare la loro votazione alle assemblee societarie e li spingerà a spiegare il loro supporto verso le insistenti rendite degli amministratori delegati.