La storia di #MarchForOurLives per il controllo delle armi degli USA
Centinaia di migliaia di manifestanti scendono in strada in tutta l'America per chiedere che vengano promosse leggi più severe sul controllo delle armi. #MarchForOurLives è sorta in seguito alla sparatoria avvenuta nella scuola di Parkland.
Il Financial Times si unisce ai manifestanti nella marcia da New York su Washington DC per scoprire come il movimento ha acquistato un così ampio supporto. Il motivo per cui si marcia è fare in modo che insieme si possa fare la differenza; è la marcia dei teenager sulla capitale che dice basta, che sostiene il cambiamento ma soprattutto che sostiene la necessità di questo cambiamento.
La violenza è un problema largamente diffuso in America e oggi ha raggiunto un numero di vittime troppo alto perché si possa ignorare ancora. I fatti di Parkland provocano disgusto, orrore e rabbia nei giovani che marciano nel corteo.
Prima di oggi la reazione della gente ad episodi di sparatorie era sempre la stessa: “Come è potuto succedere?”; si trattava semplicemente di un modo per negare il vero problema ovvero il controllo delle armi. Oggi i giovani non vogliono abbandonare la battaglia contro il possesso delle armi.
Si stima che oltre 130 persone siano state uccise negli Stati Uniti in episodi di sparatorie dal massacro avvenuto a Columbine nel 1999, incluse le 17 vittime della recente sparatoria a Parkland.