La Russia mette sul mercato Rosneft
La Russia potrebbe vendere quote del gigante petrolifero Rosneft a Cina e India; questa è la notizia trapelata alla stampa dopo che Vladimir Putin ha preso in considerazione la necessità di fare cassa e di vendere parte della preziosa azienda russa Rosneft. I suoi obbiettivi vedrebbero Cina e India quali acquirenti di una partecipazione capace di aiutare il presidente russo che fatica a far fronte agli impegni di spesa prima della sua possibile rielezione in meno di due anni. Rosalind Chin e Angie Lau di Bloomberg relazionano sul tema a "First Up".
Fonti di Bloomberg affermano che la Russia preferirebbe un accordo congiunto con Cina ed India nella privatizzazione del 19,5% di Rosneft. Il ministro del petrolio indiano indica che non sono rivalità con la Cina dal momento che la società petrolifera e di gas naturale indiana ha già progetti congiunti con la corporazione petrolifera nazionale cinese.
Rosneft è controllata dallo Stato russo con un 20% già di proprietà della compagnia BP del Regno Unito. Le azioni di Rosneft sono aumentate più del 5% lo scorso venerdì e quest'anno hanno offerto guadagni oltre il 40%.
La Russia ha scelto d'orientarsi verso l'Asia poiché Cina e India sono i due paesi con la crescita economica più veloce; l'interesse russo per l'Asia è iniziato nel 2014, quando l'ingresso militare in Ucraina ha scatenato le sanzioni europee.
La strategia di Rosneft è focalizzata nella fornitura di gas e petrolio verso la Cina, che ha finanziato Rosneft con più di 100 miliardi di dollari in prestiti negli ultimi decenni permettono al colosso russo di diventare la più grande compagnia petrolifera quotata al mondo.