Uno scienziato robot che potrebbe aumentare il ritmo della scoperta scientifica, è stato sviluppato da ricercatori dell'Università di Liverpool. La tecnologia fa parte di ciò che la Royal Society of Chemistry ha definito una “nuova era digitale per la scienza”.

L'organizzazione afferma che l'intelligenza artificiale e la robotica saranno fondamentali per mantenere la ricerca e lo sviluppo, inclusa la ricerca di trattamenti con coronavirus, che si muovono rapidamente in un momento di distanziamento sociale, quando un minor numero di scienziati umani sarà in grado di rientrare nei propri laboratori.

Il nuovo ricercatore robotico è in grado di utilizzare la conoscenza accumulata in precedenza dai task effettuati e combinarla con le nuove informazioni emergenti dalla ricerca; inoltre, può velocizzare notevolmente il lavoro dei ricercatori riducendo le tempistiche di ricerca spesso lunghe a causa dell’alto numero di campioni da analizzare. I robot sono necessari per completare l’azione dei ricercatori umani: sono in grado di ridurre i tempi di ricerca, ma devono essere affiancati dalla mente umana.