La prossima grande minaccia del 'hacking': il sabotaggio dei dati informatici

Innovazione e Tecnologia / CNBC / 09 Marzo 2016


L'aumento del numero di attacchi informatici in cui i malware (in inglese termine tra malicious, maligno, e software) tengono in ostaggio i dati di aziende sia uno dei problemi in rapida espansione nel 2016.

Nico Sell, fondatore e presidente di Wickr e Rootz asylum, sostiene che la possibilità di accedere nella rete di una persona non è solo per appropriarsi dei dati ma c'è anche un’alta possibilità ovvero per cambiare le informazioni contenute.

Manipolazione e integrità dei dati diventano sempre più importanti nel corso del tempo.

Molteplici di questi attacchi informatici hanno scopo di lucro, mentre altri sono fatti per fare dichiarazioni o raccogliere informazioni. Sempre più spesso si vedono attacchi compiuti per danneggiare dati e per indebolire società, probabilmente da attivisti.

Il miglior esempio di sabotaggio dei dati è quello visto con ransomware, un tipo di malware che limita l'accesso del dispositivo infettandolo, e che richiede un riscatto per rimuovere la limitazione. Alcune forme di ransomware quindi bloccano il sistema e intimano l'utente di pagare per sbloccare il sistema, altri invece vedono gli aggressori utilizzare la crittografia con la quale cifrano i file dell'utente chiedendo di pagare per riportare i file cifrati in chiaro ed essere riutilizzabili.

Chris Young, senior vice presidente del gruppo di protezione Intel, spiega che il fenomeno è ben noto e che si stanno impegnando a fondo per aumentare i livelli di sicurezza contro i ransomware. Gli attacchi più pericolosi sono quelli perpetrati da organizzazioni criminali, che collaborano senza sosta nel buio del web per guadagnare soldi, cercando di individuare esattamente le vulnerabilità dei programmi, condividendo tra di loro malware ed informazioni per trovare un buco nella rete del cliente.