Il 3 novembre, quattro stati americani hanno votato per legalizzare la marijuana: Arizona, New Jersey, Montana e South Dakota. In combinazione con gli altri Stati che l'hanno fatto negli ultimi anni, un americano su tre ora vive in uno stato in cui l'accesso alla marijuana è stato legalizzato.

Mostra che gli americani si stanno inasprendo per le dure politiche sulla droga che hanno messo milioni di persone in prigione. Tuttavia, la politica nazionale americana sulla droga è una storia diversa. Secondo la legge federale, la marijuana è ancora classificata come una droga di "tipo 1", il che significa che è considerata di scarso valore medico e ad alto rischio di abuso, insieme a droghe come LSD, eroina, ecstasy e funghi psilocibina.

Negli Stati in cui la marijuana è stata legalizzata, quel conflitto con la legge federale crea numerosi problemi ai venditori e ai consumatori legali della sostanza. Pochi politici nazionali parlano di legalizzare la marijuana in tutto il paese, ma i sostenitori sperano che, introducendo una per una le nuove leggi statali, gli americani che sono pronti ad abbandonare la decennale guerra alla droga del paese finiranno per forzare la mano del governo federale.

Nei quattro Stati che hanno legalizzato la marijuana il giorno delle elezioni, la politica generalmente funzionerà come in altri Stati che finora hanno legalizzato la marijuana. Gli adulti di età pari o superiore a 21 anni potranno possedere e, eventualmente, acquistare legalmente il farmaco.

Le agenzie statali regoleranno la produzione e le vendite e le giurisdizioni locali potrebbero essere in grado di vietare i rivenditori di marijuana all'interno dei loro confini. Ci saranno tasse sulla marijuana. A seconda dello Stato, potrebbe essere consentita la coltivazione domestica della marijuana. Si tratta di un grande cambiamento rispetto, particolarmente radicale per il South Dakota, che, a differenza di molti altri Stati che legalizzano l'uso ricreativo, non aveva ancora legalizzato la marijuana medica prima dello scorso martedì.