La Fed alza i tassi per la terza volta in dieci anni

Banche Centrali e Valute / Financial Times / 16 Marzo 2017


La banca centrale degli Stati Uniti, FED, ha alzato i tassi di interesse a breve termine per la terza volta dall'inizio della crisi finanziaria. Report di Sam Fleming.
Durante la crisi la FED adottato misure di emergenza molto aggressive che hanno portato il suo bilancio a gonfiarsi a $ 4,5 trilioni e al calo dei tassi ai minimi nella storia.

Mercoledì scorso la FED ha aumentato i tassi di interesse di un quarto di punto, rappresentando il terzo rialzo dopo la crisi. Janet Yellen, presidente della FED, inoltre ha segnalato che l'andamento dei rialzi dei tassi da ora in poi probabilmente saranno più frequente.
L'economia degli Stati Uniti è in ottimo stato, il suo periodo di espansione è il terzo più lungo mai registrato, l'occupazione non è stata interrotta per lunghi periodi, il tasso di disoccupazione è del 4,7% e l'inflazione sta iniziando a fare progressi nel tentativo di mantenere il target stabilito dal 2%.

Inoltre il mercato azionario statunitense è salito alle stelle, in parte spinto dall'alta speranza di stimoli fiscali guidati dal presidente Donald Trump. Anche l'assenza di gravi crisi all'estero ha contribuito ad aumentare la fiducia della FED, alla quale sorge il dibattito di come liberarsi delle partecipazioni veloci (fast holdings) dei titoli di stato e delle Mortgage Backed Securities (cartolarizzazione immobiliare). Nell'ambito del processo di cartolarizzazione i titoli obbligazionari emessi prendono il nome generico di Asset Backed Security (ABS); quando la cartolarizzazione è a fronte di beni immobili, il loro complesso garantisce in forma ipotecaria i titoli emessi e prende il nome nel gergo bancario internazionalmente adottato di Mortgage Backed Securities.

Il titolo così emesso può essere collocato sul mercato. Le banche centrali mondiali, più sensibili in questo momento di quelle europee, stanno anche loro cominciando a parlare di porre un freno all'accelerazione monetaria.