La distribuzione del vaccino negli USA

Macroeconomia e Politica / Financial Times / 26 Novembre 2020


Kiran Stacey, corrispondente da Washington di Financial Times, spiega le sfide logistiche coinvolte nella distribuzione di milioni di dosi di vaccino Covid-19, inclusa la conservazione a freddo. Alex Azar, segretario americano per la salute e servizi umani, ha dichiarato che entro la fine di dicembre dovrebbero già circolare le prime dosi di vaccino per le persone più a rischio, mentre a gennaio ci saranno dosi sufficienti per la fascia di popolazione dai 60 anni in su e per il personale sanitario.

Il processo di creazione e distribuzione del vaccino partirà ovviamente dai centri di manifattura da cui le dosi saranno spedite da compagnie come UPS e FedEx; tuttavia, alcuni vaccini avranno necessità di essere trasportati a bassissime temperature. Molte compagnie di spedizioni hanno costruito delle celle frigorifere apposite per conservare i vaccini in caso di ritardi nelle spedizioni.

Il problema più evidente è legato alla distribuzione al pubblico: non tutti gli ospedali hanno le strutture adatte alla conservazione del vaccino. Un altro elemento rilevante da tenere in considerazione è legato alla necessità di un controllo dei pazienti a cui viene somministrato il vaccino.