La Cina pensa a restrizioni sui flussi di capitale
Le autorità cinesi stanno pensando ad un controllo più serrato sugli investimenti esteri in una logica di raffreddamento della pressione che ha coinvolto un eccesso di flussi in uscita dalla sua economia. L'effetto di questa pressione è dimostrato dalla caduta dei rapporti di cambio della valuta cinese RMB nei confronti del dollaro (sceso di quasi il 6%) e della contrazione delle riserve a disposizione della banca centrale giunte a 3.120 mld$, il livello più basso dal marzo 2011.
Dopo anni di forti investimenti da e verso l'estero la Cina si interroga sul suo percorso di crescita in funzione di una bilancia dei pagamenti che sta rapidamente cambiando. Il paese che per decenni è stato uno tra i paesi emergenti esportatori più importanti oggi vede un deficit crescente di risorse e mentre la necessità interna di continuare il suo rapido sviluppo impone importazioni di beni e capitali.