L'aumento dei tassi della Fed può aspettare

Banche Centrali e Valute / Financial Times / 07 Maggio 2016


I dati pubblicati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti hanno confermato il tasso di disoccupazione al 5,0%, mentre il numero di nuovi ingressi si è fermato a 160 mila unità nel mese di aprile, il più basso in sette mesi. John Authers spiega come questo può frenare l’aumento dei tassi della banca centrale FED.

Analizzando la crescita del GDP rispetto al tasso dei Fed Funds nel corso degli ultimi anni, si può concludere che sarebbe insolito per la Fed alzare i tassi quando la crescita economica è agli attuali livelli.
Un altro buon indicatore anticipatore per l'economia mondiale è l'indagine ISM in cui qualsiasi valore sopra il 50 mostra un'espansione e sotto una contrazione. Il settore manifatturiere è appena sopra il 50 ma è in calo quindi nel complesso non vi è niente di entusiasmante riguardo la crescita globale: non vi è quindi ragione di temere qualcosa di terrificante a questo punto.

Un altro fattore che incide sull'economia è la politica. Questa settimana Donald Trump si è dimostrato quale possibile unico candidato per il partito repubblicano alla presidenza. Trump sostiene un rafforzamento verso l'attuale debolezza del dollaro, ma occasionalmente si deve considerare che afferma cose che poi non sono sostenute dai fatti, come nell’esempio della divisa cinese. Tuttavia, il dollaro si è rinforzato con la notizia della sua nomina.
Nel complesso ci sono motivi di preoccupazione per l'economia ma non ancora allarmanti. Le sorprese potrebbero venire alla fine di quest'anno, il miglioramento dell'inflazione e dei dati sull'occupazione potrebbero portare all’aumento dei tassi ma a quel punto nessuno si troverebbe pronto.