Jean-Marie Guéhenno sulla gestione di una missione di pace delle Nazioni Unite

Macroeconomia e Politica / The Economist / 29 Maggio 2017


Le Nazioni Unite dispongono di oltre 100.000 persone in 16 operazioni di mantenimento della pace. Nella giornata internazionale della pace delle Nazioni Unite, Jean-Marie Guéhenno, ex capo della pace delle Nazioni Unite, spiega come compiere una missione di successo.


È fondamentale capire la politica locale del paese
, c'è bisogno di andare oltre la capitale perchè è proprio in periferia che insorgono molte battaglie, in quanto si sentono trascurati dal capoluogo.
Se c'è qualcosa che non va nella missione, il problema deve essere risolto il prima possibile e non ignorato.

L'impegno personale di non danneggiare è una responsabilità personale.
Le persone disperate del paese dove si è stabilito l'ONU si aspettano il mondo da loro e dovrebbero assicurarsi di gestire le aspettative perché inevitabilmente ci sarà un divario tra ciò che le Nazioni Unite vorrebbe promuovere e ciò che possono effettivamente fare.

L'obiettivo dell'ONU è rendersi nel tempo sempre meno rilevante. Se rimangono in un paese per troppo tempo, la loro leva scompare perché diventano parte della norma. Il lavoro delle Nazioni Unite è quindi assicurarsi che il paese non abbia più bisogno di loro.
Il personale dell'ONU deve ricordarsi che quando arrivano in un paese non è la loro nazione o il loro futuro.

È il futuro delle persone disperate che hanno messo piena speranza nella missione delle Nazioni Unite, per cui devono essere umili e pienamente impegnati perchè rappresentano l'ultima speranza di quel popolo.