Intervista a Margaret Atwood sulle elezioni americane, Trump e sul futuro del nostro secolo

Video Notizie / BBC Newsnight / 05 Settembre 2020


Margaret Atwood, autrice di The Handmaid’s Tale and The Testaments, parla del suo lavoro, delle imminenti elezioni americane e di come Covid-19 ci ha cambiato con Kirsty Wark di BBC Newsnight. L'autrice canadese Margaret Atwood è sempre stata in grado di portarci in altri mondi nella sua narrativa, ma nessuno così inquietante come The Handmaid's Tale, uscito nel 1985.

L’opera è stata variamente trasformata in un film, in un graphic novel, e in una serie TV di grandissimo successo, ma in attesa della quarta stagione, Atwood ha rivisitato il mondo della Repubblica di Gilead, con un sequel, “The Testaments”, mentre il regime repressivo, quindici anni dopo, inizia a marcire dall'interno. Nel libro, la protagonista vive in un mondo distopico in cui le donne sono soggiogate al potere degli uomini e sono obbligate a ripopolare il Pianeta dopo che una malattia ne ha decimato la popolazione.

Durante l’intervista, l’autrice ha dichiarato che gli Stati Uniti sono di fronte ad un punto di svolta attualmente: nei prossimi anni il paese potrebbe andare nella direzione di una maggior polarizzazione ideologica e guerra interna oppure verso una riduzione della polarizzazione e aumento della coesione. Nella visione dell’autrice, gli Stati Uniti potrebbero assumere i caratteri di una “narrativa distopica”; gli Stati Uniti sono nati come teocrazia e non subito come democrazia.

“Non serve essere pessimisti sul futuro del 21esimo secolo perché se si è pessimisti si finisce per non fare nulla per cambiare le cose” ha dichiarato la Atwood, “Sono positiva sul futuro perchè le generazioni più giovani stanno attivamente cambiando le cose”.