In difesa della politica economica di Obama

Macroeconomia e Politica / Bloomberg Business / 13 Gennaio 2016


12 gen 2016 Matthew Winkler, Bloomberg Editor-in-Chief Emeritus, sostiene che i fondamentali per l'economia degli Stati Uniti rimangono forti. Dal momento in cui il presidente Obama è stato eletto nel 2008, gli investitori globali hanno potuto beneficiare di risultati stellari per la rapida espansione economica, e questo grazie anche al contributo della banca centrale. Guardando l’industria americana oggi, le prime dieci più grandi aziende mondiali sono americane. Le tre più importanti industrie che negli ultimi sette anni hanno sovraperformato il mercato sono quelle dei Consumi Discrezionali, Tecnologia e Finanziarie.

In riferimento all’insediamento del presidente Obama, l'economia si riprese appena dopo la sua elezione anche grazie a fattori non correlati alle sue decisioni, tenendo presente che già nel corso del primo anno della sua amministrazione mostrò risultati significativi come il salvataggio del settore automobilistico statunitense e nuovi ordinamenti e stress test per un più ordinato sistema finanziario.

Alla domanda come mai non sono stati portati avanti progetti per il futuro tra cui la cura di infrastrutture o i problemi di più lungo termine, Matthew osserva che importanti obiettivi sono stati raggiunti per mettere l'economia americana in una posizione migliore negli anni a venire: il deficit di bilancio è sceso dal 10,1 per cento al 2,4 per cento; il tasso di disoccupazione è passato da 10,1 al 5% ed è in continuo declino, ed infine i tassi d’interesse sono molto bassi, i migliori da una generazione o due, fornendo alle persone un vantaggio nei prestiti.