Implicazioni sulla privacy per il nuovo Pokemon GO

Mercati e Indici Finanziari / Bloomberg Business / 14 Luglio 2016


Sunny Dhillon, responsabile di Signia Ventures Partners, e Jitendra Waral di Bloomberg Intelligence, discutono della popolarità di Nintendo Pokemon Go, della privacy e delle questioni legali che il gioco sta portando alla ribalta. Ne parlano con Emily Chang di Bloomber a "Bloomberg West".

Il problema della privacy si è manifestato quando gli utenti si sono originariamente registrati all'applicazione poiché quest'ultima ha richiesto molte informazioni personali dagli account di Google e Gmail. Questo è risultato abbastanza grave in quanto si tratta di garantire la privacy dei bambini e Niantic dovrebbe risolvere in fretta questa questione.

Dentro ai problemi di sicurezza si è sollevata anche la questione della privacy e quindi fuori dalle proprie proprietà in quanto i giocatori trapassano i recinti di proprietà di altre persone per catturare alcuni pokemon. Questa situazione solleva le questioni circa le clausole di risarcimento, ma mostrano anche quanto successo sta avendo il gioco e il rialzo delle azioni di Niantic: gli investitori hanno aspettative molto alte sul gioco basato sulla geolocalizzazione.

Sunny Dhillon ritiene che Pokemon GO è più un gioco basato sulla localizzazione piuttosto che un gioco AR (realtà aumentata) poiché per lui AR è un'applicazione di visione del computer; anche Jitendra Waral è d'accordo con questa definizione e aggiunge che il vero AR è quello che Mark Zukerberg sta realizzando con l'uso di occhiali VR e che Pokemon GO e simili alla fine, naturalmente innestati su piattaforme AR.