Il sorprendente viaggio di Juno verso Giove
Dopo quasi 5 anni e 1,8 miliardi di miglia, la navicella spaziale Juno della NASA è in arrivo verso Giove il 4 luglio 2016. Guardando sotto la superficie offuscata di Giove, Juno ne permetterà una conoscenza della composizione, del clima e del campo magnetico del pianeta, senza precedenti.
Juno ha svolto il viaggio più lontano nella storia dell'esplorazione spaziale grazie all'energia solare, ma è ancora più impressionante sapere che Giove riceve solo 4% della quantità di sole rispetto alla terra: solo 486 watt di potenza, l'equivalente di 8 lampadine standard di una casa e scendendo più vicino alla superficie di Giove arriverà a 420 watt a causa del degrado delle radiazioni.
Le radiazioni intorno all'orbita di Giove sono quasi 16 milioni di volte maggiori di quelle terrestri. Dopo 5 anni in giro per lo spazio Juno ha raggiunto la sua destinazione. Andrà in profondità nella sua atmosfera misurando la sua composizione, il clima e le mappe di tutti i campi magnetici e gravitazionali. Juno non solo fornirà spettacolari immagini mai viste prime, ma anche informazioni senza precedenti sulla formazione del nostro sistema solare.
Un incontro decisamente elettrico, con sciami di particelle a bombardare la sonda, un campo magnetico enorme, uno strato di idrogeno che rischia di fare da conduttore e soprattutto una quantità di radiazioni pari a quelle di 100 milioni di radiografie. La sonda è entrata nell'orbita gioviana alle 5.53.