Il riciclo al dettaglio dei grandi brand

Macroeconomia e Politica / Financial Times / 06 Maggio 2021


Le merci indesiderate creano montagne di rifiuti e costano ai rivenditori centinaia di miliardi di dollari. Helen Barrett del Financial Times esplora le ultime mosse di grandi marchi come Ikea e Decathlon per rivendere e riciclare le scorte danneggiate e rifiutate che verrebbero scomposte o scartate dall'altra parte.

Sono sempre di più i grandi brand che puntano a sviluppare l’economia circolare per il proprio business: Decathlon ha lanciato recentemente il “Second Life Scheme”, un progetto per la reimmissione sul mercato di prodotti imperfetti ma totalmente funzionanti. Questi oggetti vengono riparati e venduti ad un prezzo molto inferiore per evitare che vengano buttati. Mentre alcuni prodotti possono essere facilmente recuperati, altri sono più complessi da rivitalizzare.

In passato era più facile buttare i prodotti difettosi rispetto alla produzione di un nuovo prodotto; oggi, i costi sono molto maggiori. Anche i consumatori sono interessati alla sostenibilità dei loro acquisti: si stima che le vendite derivanti da brand sostenibili negli Stati Uniti arriveranno a toccare i 150 miliardi di dollari nel 2021.