Il piano fiscale repubblicano alle frontiere statunitensi

Idee e Strategie di Investimento / Wall Street Journal / 30 Gennaio 2017


"L'adeguamento delle frontiere" (Border adjustment), è una proposta repubblicana controversa, con la quale si tassano le importazioni verso gli Stati Uniti ed esonera da tassazione alle esportazioni. Jason Bellini di WSJ spiega come dovrebbe funzionare.

I repubblicani nel congresso vogliono cambiare il modo in cui il governo tassa le imprese, riducendo l'aliquota di imposta federale sulle società dal 35% al 20% o meno. Per compensare la perdita di entrate i repubblicani vorrebbero introdurre un “adeguamento alle frontiere” in cui verrebbe intimata una imposta sulle società, sulle importazioni negli Stati Uniti mentre sarebbe eliminata quella sulle esportazioni, generando oltre circa $ 1 trilione.

La base imponibile delle imprese sarà molto più alta rispetto a quella adottata con l'attuale politica sulle società ed è per questo che i grandi rivenditori, le raffinerie di petrolio, le case automobilistiche e altre aziende dipendenti dall'importazione sono contrarie alla proposta. Dicendo che “l'adeguamento alle frontiere” li costringerebbe ad aumentare i prezzi danneggiando non solo loro ma anche molti americani.

Molti economisti di finanza affermano che “l'adeguamento alle frontiere” potrebbe non causare spese aggiuntive alle aziende e ai consumatori poiché il valore del dollaro salirà e sarà più conveniente acquistare le merci importate. Alcuni degli obiettivi di tale proposta è quello di incoraggiare gli investimenti all'interno degli US e scoraggiare le imprese dal muoversi al di fuori del paese, ma se questa proposta verrà attuata potrebbe violare le norme dell'OMC.